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Immagine del redattoreMattia Viglione

Da carbone a rinnovabili conviene

Aggiornamento: 18 mag 2022

Secondo lo studio di TransitionZero, il gas non serve più per la decarbonizzazione. Passare da carbone a rinnovabili è più conveniente



TransitionZero, è una organizzazione no profit che, tramite analisi finanziarie e di mercato, aiuta imprese, legislatori e governi a prendere decisioni per avviare processi di decarbonizzazione dei consumi. Comparando i valori di mercato di carbone, gas e energie rinnovabili in 25 Paesi, TransitionZero ha stilato un indice del prezzo C3PI (Coal to Clean Carbon Price Index) per la conversione da carbone a rinnovabili. Il loro ultimo rapporto "Fuel Switching 2.0" mostrando che l'indice C3PI si è abbassato così tanto che adesso è più economico convertire da carbone a rinnovabili, anziché passare per il gas.


Il gas viene considerato come un combustibile di transizione in quanto le emissioni sono minori rispetto al carbone. Ogni volta che è stato possibile e il gas è costato meno, le centrali a carbone sono state riconvertite a gas; per riuscire a rientrare negli Accordi di Parigi ed evitare che la temperatura globale superi gli 1,5°C le centrali a carbone dovranno essere chiuse entro il 2030. Passare da un combustibile fossile a un altro non è di certo una soluzione.


C'è una buona notizia: come emerge dal rapporto di TransitionZero il costo per passare dal carbone alle fonti rinnovabili è sceso del 99% rispetto al 2010. Un declino vertiginoso dovuto all'imprevedibilità del costo del gas, rispetto all'abbassamento di quello delle energie rinnovabili e dei sistemi di accumulo. L'indice di prezzo per il passaggio da carbone a gas oggi è $235 per tonnellata di CO2, l'indice C3PI è a -$62.


Il valore è in diminuzione a livello globale, ma ci sono alcuni Paesi in cui è particolarmente evidente. Tra questi c'è l'Unione Europea dove hanno influito due fattori: la riforma sugli ETS (Sistema per lo scambio di quote emissione di gas a effetto serra), entrata in vigore nel 2015, e la Guerra in Ucraina, che ha accentuato l'instabilità dei prezzi del gas. La decrescita è più lenta nei paesi dell'Estremo Oriente, come Giappone e Corea del Sud, per l'eccessivo affidamento a gas e carbone, e la poca diffusione dell'industria delle rinnovabili. In USA e Cina, invece, nonostante lo sviluppo delle energie rinnovabili, il costo del carbone è ancora concorrenziale.


La Sardegna si sta portando avanti. La centrale a carbone di Portoscuso (SU) di ENEL ha saltato il gas ed è passata direttamente alle rinnovabili. La vecchia centrale a carbone si è trasformata in un impianto di accumulo, e insieme al parco eolico, costruito in soli 9 mesi, viene prodotta energia per 185 GWh, in modo da soddisfare il fabbisogno energetico di 76mila famiglie. La centrale di Portoscuso è parte di un progetto più amplio di ENEL, "Sardegna rinnovabile, supportato da WWF, Greenpeace, Legambiente e Kyoto Club, per compiere la decarbonizzazione dell'Isola entro il 2030.




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