Aiuti alle fasce deboli e agevolazioni alle rinnovabili, ma nel pacchetto finiscono anche le fossili e il termovalorizzatore di Roma
“Queste riforme, queste liberalizzazioni o semplificazioni ci permettono di accelerare la transizione ecologica, di fare quello scatto negli investimenti, nelle rinnovabili che contribuiranno sicuramente a renderci più indipendenti dal gas russo”, ha spiegato il premier Mario Draghi in conferenza stampa.
Il nuovo DL Aiuti di 14miliardi inserisce una serie di norme per sostenere le fasce più deboli, come il bonus di 200€ per lavoratori e pensionati con redditi inferiori ai 35mila euro, e accelera sulle concessioni alle rinnovabili. "Bisogna rendere più semplice e compatibile le valutazioni di impatto ambientale e dell’impatto paesaggistico in modo da accelerare i tempi delle autorizzazioni", aveva spiegato il ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani.
Tuttavia, nel decreto sono presenti nuovi via libera al carbone. Le 4 centrali a carbone di Brindisi, Civitavecchia, Fusina e Monfalcone, che si avviavano allo spegnimento, verranno utilizzate al 100% "ragionevolmente per 18 mesi, massimo 2 anni, per cercare di risparmiare un po’ di miliardi di metri cubi di gas".
Non solo carbone, ma anche gas. Il DL finanzierà la costruzione di due nuovi rigassificatori galleggianti, a Piombino (LI) e Ravenna, per slegare l'Italia dal gas russo. Tuttavia, fa sapere il ministro che non saranno permanenti, ma le strutture verranno utilizzate solo per il tempo necessario a far fronte alla crisi; comunque, le istallazioni di entrambi i rigassificatori saranno pronte solo alla fine del 2023. Rimpiazzare il gas russo non sarà una passeggiata. È stato proprio Cingolani a dire che l'Italia avrà "un problema serio" per il prossimo inverno. Lo stoccaggio è ancora al 40% e per questo bisognerà mantenere i flussi attivi per tutto il 2022 e allo stesso tempo spingere per ridurre ed efficientare i consumi.
Un altro tema spinoso è quello del termovalorizzatore. Qualche tempo fa il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, aveva annunciato la volontà di costruire un termovalorizzatore per la capitale e proprio adesso nel DL aiuti vengono aggiunte delle clausole per concedere al primo cittadino romano poteri speciali per la gestione rifiuti in vista del Giubileo del 2025. Questo punto ha spinto il M5S, contrario alla costruzione del termovalorizzatore, ad astenersi sul DL aiuti.
Nonostante il no delle associazioni ambientaliste come Legambiente o A Sud, che hanno definito un fallimento il termovalorizzatore, a Roma è nato anche il Comitato Daje, a favore dell'opera.
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