top of page
Immagine del redattoreMattia Viglione

Earth Day 2022: è tempo di investire sul pianeta

Aggiornamento: 18 mag 2022

Ogni anno il 22 aprile si celebra la giornata della terra. Il tema scelto è “investiamo sul nostro pianeta”



La giornata della terra (o Earth Day) si celebra ogni 22 aprile ed è diventata l’occasione per sensibilizzare sul corretto uso delle risorse del Pianeta e l’importanza di proteggere la biodiversità. La prima giornata della terra si è celebrata negli U.S.A. nel 1970, ma l’idea risale a 8 anni prima con la pubblicazione del libro “Silent Spring” di Rachel Carson, divenuto best seller in poco tempo. La manifestazione è diventata poi globale nel 1990 e con il passare del tempo è cresciuta sempre di più: ogni anno partecipano all’evento oltre 1miliardo di persone in 190 Paesi. Il tema dell’edizione 2022 è “Investire sul nostro Pianeta”.


Sì, ma investire velocemente. Secondo l’ultima parte del rapporto dell’IPCC, gli investimenti finanziari su fonti di energie rinnovabili sono dalle 3 alle 6 volte inferiori a quello che ci si aspetterebbe per limitare il riscaldamento globale sotto i 2°C, questo nonostante le alternative alle fonti fossili ci sono e sono anche più economiche. Un esempio di ritardi negli investimenti è il più grande parco eolico off-shore del Mediterraneo. È stato inaugurato oggi a Tarando dopo aver atteso ben 14 anni per ottenere le concessioni. Questo ritardo non è un caso isolato: secondo i dati di Terna ci sono ben 170Gw di energie rinnovabili che aspettano le autorizzazioni, le quali impiegano 7 anni ad arrivare.


Investire sul nostro Pianeta significa anche investire in sostenibilità. Negli ultimi anni i consumatori sono diventati più responsabili e attenti a ciò che acquistano. Secondo un sondaggio della compagnia di consulenza Deloitte, tra le più importanti al mondo, nel 2021 il 28% dei consumatori ha smesso di acquistare da determinati marchi perché preoccupati del loro impatto ambientale ed etico. Tra la “Generazione Z”, le persone nate tra il 1995 e il 2010, il 50% degli intervistati dichiara di acquistare meno prodotti e il 45% di aver smesso di comprare da alcuni brand perché preoccupato per l’impatto etico e ambientale. Deloitte ha raccomandato alle imprese di investire di più sulla realizzazione di prodotti sostenibili e di essere più attente alle tematiche ambientali se vogliono rimanere competitive sul mercato, dato che le persone, in particolar modo i giovani, sono sempre più preoccupati all’impatto che queste hanno sul Pianeta.


Celebrare la Terra significa celebrare chi ci vive, ma per i suoi inquilini la situazione è critica. Secondo il “Living Planet Report” del WWF dal 1970 al 2020 il numero degli animali selvatici nel mondo è calato del 68% e il 25% di tutte le specie è i via di estinzione. Ciò che incide maggiormente sulla perdita di biodiversità non è il cambiamento climatico, ma le attività dell’uomo. Il 75% delle terre non coperte dai ghiacci è stata alterata, principalmente modificando l’uso del suolo a scopo agricolo per foraggiare gli animali da allevamento. Le cose non vanno meglio neanche per gli ecosistemi sotto la superficie del mare dato che il 34% degli stock ittici è pescato più velocemente della loro capacità di rigenerazione e la barriera corallina ha perso il 14% della sua superficie solo negli ultimi 15 anni.


Oggi festeggiamo il Pianeta Terra, ma invertire la rotta per evitare il collasso climatico è indispensabile. Non per la Terra che si rigenererà, ma per il genere umano. Ognuno di noi può fare la sua parte scegliendo uno stile di vita più sostenibile e chiedendo ai governi misure più coraggiose per contrastare la crisi climatica.


La strada è lunga e abbiamo poco tempo. Mettiamo il turbo.





24 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page