La Guerra in Ucraina costringe Biden a fare dietro front sulle concessioni per nuove trivellazioni
Non sono state rispettate le promesse fatte in campagna elettorale da Bine, l'amministrazione ha deciso di rilasciare nuove concessioni per l'estrazione di gas e petrolio su circa 590Kmq di suolo pubblico. La decisione è stata presa per contenere l'aumento dei prezzi dell'energia a seguito di pandemia e Guerra in Ucraina.
Anche se sono state autorizzate nuove concessioni il governo ha deciso di aumentare le royalties che le compagnie dovranno pagare allo Stato portandole al 18,75% del valore del gas o del petrolio estratto, rispetto al precedente 12,5%.
In questa settimana l'amministrazione Biden ha inoltre deciso di stanziare 6miliardi di dollari per salvare alcune centrali nucleari a rischio chiusura in tutto il Paese, tra queste anche Indian Point nello stato di New York.
La decisione di chiudere le centrali prima dello scadere delle licenze è prettamente economica. Pesano la concorrenza con il gas naturale, più economico del nucleare per produrre energia, e i costi di gestione delle centrali, che aumentano con il passare degli anni, la maggior parte costruite tra il 1970 e il 1990.
Non è la prima volta che negli Stati Uniti chiudono delle centrali nucleari prima dello scadere delle licenze, ma dove è successo i livelli di inquinamento atmosferico sono peggiorati. La produzione di energia nucleare non emette CO2, e per questo il governo ha intenzione di salvare le centrali nucleari per assicurarsi che il vuoto energetico non venga riempito con altre fonti fossili, anche se più economiche.
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