Sotto i colpi della speculazione i prezzi delle bollette arrivano alle stelle mettendo in crisi i ceti popolari, ma a nessuno è interessato a trovare una soluzione.
Mentre la politica era occupata con la campagna elettorale, nessuno sembrava occuparsi dell'esplosione del prezzo delle bollette. Gli aumenti impatteranno soprattutto le classi sociali più deboli che, non solo non riusciranno a pagare le bollette, ma dovranno fare i conti con i prezzi impazziti dei beni di consumo o degli affitti, mentre diminuiscono gli stipendi e aumentano i contratti precari. Insomma, per le classi popolari il futuro è sempre più incerto, ma il sistema di sviluppo economico basato sullo sfruttamento delle fonti fossili non è stato messo in discussione.
L'utilizzo delle fonti fossili non è soltanto un problema per l'ambiente, ma al centro di conflitti geopolitici e crisi internazionali. Per sua natura il materiale fossile, gas, carbone o petrolio, è concentrato in alcune aree geografiche dando a queste il monopolio e il controllo. Le autocrazie non si formano dove ci sono le fonti fossili, ma sono le fonti fossili a dare impulso alla formazione di autocrazie; e questo la Guerra in Ucraina avrebbe dovuto farcelo capire. [1]
Controllare in modo centralizzato un bene così prezioso come l'energia, specialmente per la società moderna, da a poche persone il potere di decidere sulla vita di molti. [2] Non è un caso se tutti i Paesi a cui ci siamo rivolti dopo lo scoppio della guerra in Ucraina sono poco democratici. [3] Abbiamo acquistato il gas da Israele, [4] [5] che da anni porta avanti un regime dell'apartheid a spese del popolo palestinese, dall'Egitto, con il quale siamo in conflitto per la vicenda Patrick Zaki e il caso di Giulio Regeni, dall'Algeria [6] o dal Kuwait, entrambi più volte denunciati da Amnesty International per la violazione dei diritti umani. Poi abbiamo aumentato le forniture di gas all'Azerbaijan e con i soldi che gli abbiamo dato il regime azero ha sferrato un attacco contro la regione armena del Nagorno-Karabakh, uccidendo 49 militari, e così facendo, è stato rianimato un conflitto a cui si era raggiunto faticosamente il cessate il fuoco nel 2020.[7]
Ma in questi casi non riusciamo a distinguere l'aggressore dall'aggredito? No, perché le fonti fossili sono usate come strumento di ricatto internazionale. Dopo 8 mesi di conflitto non siamo riusciti a staccarci del tutto dal gas russo, e per di più i nostri nuovi partner continuano a minacciarci con aumenti al prezzo del gas. [8] Lo dichiara in modo molto esplicito Sonatrach, compagnia energetica controllata dallo stato algerino, a Reuters: "(L'Algeria) ha un potere contrattuale molto forte perché ha il gas e si rende conto che l’Europa ne ha bisogno. Gli acquirenti europei ora si rendono conto di essere bloccati tra il martello e l’incudine". [9]
Queste minacce minano anche il principio di cooperazione internazionale su cui si fonda l'Unione Europea. Quando è iniziata la Guerra in Ucraina, l'Unione Europea si è raccontata unita contro Putin, ma dall'inizio del conflitto è rimasta unita solo sull'invio delle armi e i 27 rischiano si spaccarsi sul come fronteggiare l'emergenza energetica. Dopo vari rimandi, il vertice dei ministri UE con competenza su materia energetica del 30 settembre non è riuscito a portare a casa il price cap generalizzato sul prezzo del gas, ovvero un prezzo massimo di acquisto del gas. L'unica misura che avrebbe potuto far scendere i prezzi delle bollette.
Prima del vertice era circolato un documento non ufficiale sull'intenzione dei governi europei di mettere un tetto solo al prezzo del gas russo [10]. Questa sarebbe stata una misura insoddisfacente perché il gas che l'Europa acquista dalla Russia è sempre di meno e non l'avrebbe salvata dagli aumenti degli altri Stati. D'altro canto, mettendo un price cap generalizzato niente ci avrebbe assicurato che gli altri partner avrebbero continuato a vendere il loro gas a un prezzo ridotto.
Così l'Europa si frammenta tra chi vuole continuare a importare gas in tranquillità dalla Russia, come l'Ungheria, [11] chi è interessato a speculare sull'aumento dei prezzi, l'Olanda, [12] e chi vuole continuare a esportare il suo gas a prezzi vantaggiosi, i Paesi Scandinavi.[13] La frammentazione dell'Europa avviene già da questa estate quando Spagna e Portogallo hanno deciso di andare per conto loro mettendo un tetto alla vendita del gas al consumatore finale, risarcendo le compagnie energetiche [14]; adesso anche la Germania, aspettandosi il flop del vertice, ha pensato di mettere uno scudo di 200miliardi di euro per calmierare i prezzi delle bollette. [15] Sebbene la Germania si sia detta comunque intenzionata a collaborare con l'Europa per nuove misure, l'operazione non è piaciuta a Draghi che per aspettare l'Europa non ha preso nessuna misura, se non qualche bonus, nonostante iniziassero ad aumentare non solo le bollette, ma anche le tensioni sociali.
Sotto scacco l'Europa non ha saputo reagire; anzi, non ha capito qual è il problema. Non si tratta solo di superare l'emergenza, ma di cambiare il nostro modello di vita verso uno non consumistico e affidarci di più alle fonti rinnovabili. Ci si aspettava un piano per una decarbonizzazione rapida al 2030, rivedere il FitFor55 [16] in modo coraggioso. Quello che abbiamo avuto è stato il RePowerEU, ma passare dal 40% di installazione di rinnovabili al 45% entro il 2030 è semplicemente troppo poco e troppo tardi.
[3] https://www.theguardian.com/environment/2022/apr/11/putin-autocracies-fossil-fuels-climate-action
[5]https://www.rinnovabili.it/energia/politiche-energetiche/gas-da-israele-accordo-ue/
[6]https://www.amnesty.it/algeria-amnesty-international-denuncia-un-aumento-degli-arresti-e-linasprimento-della-repressione-contro-gli-attivisti/
[7]https://www.huffingtonpost.it/esteri/2022/09/13/news/riparte_la_guerra_armenia-azerbaijan_in_nagorno_yerevan_chiama_putin_e_arriva_subito_il_cessate_il_fuoco-10201332/
[8]https://www.farodiroma.it/lalgeria-aumenta-il-prezzo-del-gas-ai-clienti-europei-lo-aveva-annunciato-lo-scorso-aprile-fulvio-beltrami/
[9]https://www.reuters.com/business/energy/exclusive-algerias-sonatrach-mulls-new-formulas-raise-gas-prices-european-buyers-2022-06-29/
[10]https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/ambienteenergia/2022/09/28/ue-venerdi-proposte-per-abbassare-i-prezzi-dellenergia_e57d0714-c168-4c16-bc07-1624ea8e0a7a.html
[11]https://www.ilgiornale.it/news/mondo/lungheria-minaccia-veto-su-nuove-sanzioni-ue-russia-2071070.html
[12]https://borsaefinanza.it/ttf-cose-e-come-funziona-borsa-di-amsterdam-gas-europeo/#:~:text=Il%20TTF%20apre%20alle%20ore,'80%25%20del%20guadagno%20giornaliero.
[14]https://www.ilgiornale.it/news/mondo/funziona-tetto-ai-prezzi-dellenergia-spagna-e-portogallo-2062598.html
[16]https://www.consilium.europa.eu/it/policies/green-deal/fit-for-55-the-eu-plan-for-a-green-transition/
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