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Lorenzo Tell

Zuppa su tela

C'è molto indifferenza e perplessità sul motivo che spinge l3 attivist3 per il clima ad imbrattare le opere d'arte, ma perché si arriva a tanto?


Attivist3 di Ultima Generazione versano della zuppa di piselli sul "seminatore di Van Gogh
Attivist3 di Ultima Generazione versano della zuppa di piselli sul "seminatore di Van Gogh

Zuppa su tela. Si potrebbero riassumere in questo modo le azioni portate avanti da parecch3 attivist3 per l'ambiente sulle opere d'arte esposte nei musei di tutto il mondo. C'è sempre grande indifferenza e perplessità sulle motivazioni che l3 portano a compiere questi gesti. I media e parecchi opinionisti le definiscono "azioni barbariche e senza senso". Le domande sono due: perché lo fanno? E perché con così tanta frequenza nell'ultimo periodo?


L3 opinionist3 non non colgono, o non vogliono cogliere i significati dietro questi gesti.


Per farlo bisognerebbe essere a perfetta conoscenza della gravità della situazione climatica e, in primis, del tempo utile per risolvere il problema, che sta andando drammaticamente a mancare. Come conseguenza bisogna alzare la voce e far capire che di tempo ne rimane veramente poco.


"Va beh, possono protestare davanti alle istituzioni, qual è il problema?". Proprio l'indifferenza dei media. Ad aggravare la situazione ci sono anche loro, che non danno il giusto peso alla crisi climatica ignorando di conseguenza le loro protesta. E cosa si può fare in questo caso? Compiere azioni "fuori dal comune" che possano attirare l'attenzione mediatica.


Sporcare un opera d'arte (rigorosamente coperta da una lastra di vetro) o fermare le auto in autostrada sono le soluzioni per parlare a un pubblico ampio della crisi climatica, pur sapendo di andare contro i loro obiettivi giornalieri. Anche


Come dissero l3 attivist3 di Just Stop Oil che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sul quadro di Van Gogh: "vi preoccupa più proteggere questo quadro o il nostro pianeta?." Ma ai presenti non importò nulla di quello che affermarono continuando piuttosto a lamentarsi della loro azione.


Mentre il ministro alla cultura Gennaro Sangiuliano dichiara che "l'arte non va certo utilizzata come megafono per altre forme di protesta" o altri politici attaccano l3 attivist3 chiamandol3 vandal3 o imbecilli, a prendere le difese dell3 attivist3 ci pensa l'International Council of Museum. "Questo tipo di proteste sono testimonianza del potere simbolico dei musei. Il cambiamento climatico rappresenta una minaccia crescente per il patrimonio culturale".


Tutto ciò evidenzia come siano ancora troppe le persone che non hanno ancora compreso la gravità della crisi, e difficilmente, anche tramite queste azioni, lo faranno.


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